Dieta e benessere
L’alimentazione è un bisogno fondamentale che riveste un ruolo importante nel mantenimento dello stato di salute di ogni individuo.
Una corretta alimentazione è un fattore in grado di raggiungere e mantenere il giusto peso corporeo, e di prevenire e ridurre il rischio delle malattie cardiovascolari.
Quando si decide di dimagrire si fa un investimento per il proprio futuro. In pratica si fa una scelta di vita che determina un profondo cambiamento. Dimagrire costa fatica ma se per raggiungere il giusto peso s’impara a mangiare bene e il giusto, è un patrimonio che resta dentro di noi e per sempre.
Per raggiungere e mantenere il peso giusto è necessario porsi degli obiettivi raggiungibili, essere motivati e avere fiducia in se stessi sapendo che il benessere alimentare non è fatto solo di divieti o di prescrizioni restrittive.
Prima di tutto occorre essere consapevoli che perdere peso non è la stessa cosa che dimagrire. Ad esempio, quando iniziamo una dieta ipocalorica esageratamente ristretta, succede che perdiamo subito molta massa magra (muscolo) e solo dopo molto tempo iniziamo a bruciare il tessuto adiposo (grasso).
In base alle nostre scelte di vita, invece, possiamo condizionare il metabolismo e quindi decidere se perdere per prima cosa il grasso oppure il muscolo.
Quello che vorremmo ottenere è quindi imparare a dimagrire facendo in modo che l’organismo consumi a scopo energetico il grasso in eccesso, evitando così il suo accumulo e prevenendo seri danni all’organismo.
Perché si mangiano più facilmente i muscoli e non il grasso?
Il corpo umano è una macchina complessa, in continuo turn-over, che per funzionare consuma ogni giorno abbondanti quantità di Carbonio, Ossigeno, Idrogeno e Azoto, sostanze che dobbiamo reintegrare con gli alimenti. Il nostro corpo è in grado di trasformare le proteine in carboidrati e in lipidi ma non è capace di fare il contrario perché solo gli aminoacidi che compongono le proteine contengono l’azoto che ci serve, mentre carbonio ossigeno e idrogeno sono contenuti anche nei grassi e carboidrati.
In linea teorica, noi potremmo vivere di sole proteine attingendo la quota di azoto persa con l’attività quotidiana, dagli stessi aminoacidi che le compongono, assieme a carbonio ossigeno e idrogeno.
L’energia
La “benzina” principale per produrre energia del nostro corpo è uno zucchero: il glucosio. L’ossigeno permette di rompere i legami carbonio-carbonio e la trasformazione del glucosio in energia e noi così pure riusciamo a trasformare il grasso o gli aminoacidi in energia. Possiamo farlo con la massima efficienza solo in presenza di un’adeguata quantità di glucosio. Il nostro corpo, in mancanza di glucosio nel sangue, riesce a trasformare gli aminoacidi in glucosio ma se questi non sono introdotti regolarmente saremmo costretti a procurarceli demolendo le riserve proteiche contenute nei muscoli. Così facendo ci indeboliremmo molto mettendo a rischio anche il cuore che, come sappiamo è un muscolo
Per perdere peso dovremmo cercare di consumare i grassi per produrre energia e per far questo dobbiamo innanzitutto ridurre l’apporto di cibo e poi fare un minimo di allenamento che serve a mobilizzarli e ad aumentare il consumo nei muscoli. Tutti sappiamo bene che un organo che lavora diventa sempre più efficiente, ma pochi considerano che mangiare tanta cioccolata o tanti dolci o tante patatine fritte seduti davanti alla tivù sono un ottimo allenamento, sì, ma solo per rendere le cellule del tessuto adiposo efficienti ad accumulare grasso. Il destino di un bel piatto di spaghetti se consumato da una persona che fa abitualmente ginnastica andrà a riformare le riserve di muscolo ma, se consumato da una persona sedentaria, andrà soprattutto a riformare il grasso.
A cosa servono gli aminoacidi essenziali?
Prima di parlare di aminoacidi bisogna spiegare cosa sono i macronutrienti e i micronutrienti. I macronutrienti costituiscono la fonte energetica più importante dell’organismo e sono: carboidrati, grassi e proteine. Gli aminoacidi sono i “mattoni” delle proteine perché ognuna di queste è formata da una precisa sequenza di aminoacidi e la mancanza anche di un solo aminoacido non consente la sintesi di quella specifica proteina come ad esempio la mancanza di una lettera dell’alfabeto non consente la scrittura di una parola che la contenga. Non solo il muscolo è costituito da proteine, anche le principali sostanze che ci difendono dalle infezioni come le gammaglobuline sono delle proteine, così come anche l’albumina e l’emoglobina sono proteine. Chi fosse malnutrito sarebbe più esposto a infezioni, ad ammalarsi e conseguentemente avrebbe maggiore difficoltà a guarire.
Qualora fossero terminate le riserve di glucosio e non se ne introducessero quantità adeguate con la dieta, il corpo cercherebbe di produrlo consumando le proprie riserve proteiche, trasformando cioè le proteine in aminoacidi. In pratica degraderebbe i propri muscoli per fare glucosio (neoglucogenesi).
Se introduciamo un quantitativo adeguato di aminoacidi essenziali questi vengono assorbiti rapidamente (circa mezz’ora), circolano nel sangue e mandano un segnale di “allarme centrale” (feed-back) che induce a pensare sia in atto un processo distruttivo. In questo caso il nostro organismo inizia ad attivare un processo difensivo che libera i grassi dal tessuto adiposo rendendoli disponibili a scopo energetico, per risparmiare il consumo di glucosio e impedire l’ipoglicemia. Parché un processo di dimagrimento si manifesti in modo corretto a carico della massa grassa e non della massa muscolare (come purtroppo succede con le diete che fanno perdere velocemente molto peso rovinando la pelle e rendendo flaccidi i muscoli) è necessario introdurre una adeguata quota di aminoacidi essenziali “secondo la prescrizione del medico o del nutrizionista”.
Perché questo metodo funziona?
Questo metodo non solo ci insegna a mangiare correttamente, ma aiuta l’organismo a ridurre il peso corporeo favorendo il consumo dell’eccesso di grasso, risparmiando il consumo di carboidrati, nutrendo il muscolo e coprendo allo stesso tempo il fabbisogno di azoto. Questo metodo aiuta a raggiungere il peso ideale, a mantenere una dieta corretta nel tempo evitando gli errori del passato. In più, si avvale di una recente scoperta scientifica che ha permesso di capire che mangiare troppi zuccheri serve in realtà a nutrire il grasso, riducendone il loro consumo a scopo energetico. La supplementazione aminoacidica aggiunta alla dieta faciliterebbe il consumo dei grassi di deposito a scopo energetico.
Qual è il segreto della dieta con gli aminoacidi essenziali?
Seguendo una qualsiasi dieta ipocalorica, l’organismo sarebbe sottoposto a uno stato di stress metabolico mettendo in atto dei meccanismi di difesa e di compenso, primo dei quali è quello di usufruire a scopo energetico degli aminoacidi presenti nei muscoli meno utilizzati. Ecco allora la discesa dell’ago della bilancia. Questa è in realtà una falsa vittoria perché la riserva dei grassi di deposito non sarà minimamente intaccata. Con la supplementazione aminoacidica al contrario, l’organismo sarà indirizzato verso una diversa condotta metabolica, nel senso che già a partire dalla seconda settimana sarà impegnato ad utilizzare a scopo energetico i grassi di deposito. Verrà dunque smobilizzata la massa grassa restando quasi inalterata la massa magra. La conseguenza è che il calo del peso sembrerà lento, ma in realtà la quota che diminuirà sarà quasi interamente a carico della massa grassa.
Perché gli aminoacidi essenziali non sono presenti in quantità tutte uguali?
Gli aminoacidi essenziali non sono tutti richiesti dal metabolismo nella stessa quantità. Devono essere presenti in un preciso rapporto qualitativo e quantitativo fra loro, come fosse stato cucito un abito su misura per le esigenze umane. Una miscela così è capace di coprire i fabbisogni e le carenze presenti in certi periodi o in precarie condizioni di salute dell’organismo. Non si tratta di un farmaco, ma di un integratore alimentare che segue le regole del metabolismo agendo nel modo più naturale possibile.
L’assunzione di questa miscela di aminoacidi essenziali, al contrario delle diete iperproteiche, non richiede alcuna fase digestiva e non sovraccarica di scorie la funzionalità renale essendo utilizzata completamente a scopo sintetico e/o energetico.
Come assumere gli aminoacidi essenziali?
Questa miscela andrebbe assunta a stomaco vuoto, almeno un’ora prima dei pasti, al fine di ottimizzare le sintesi proteiche, favorire il consumo dei grassi e prevenire le crisi ipoglicemiche che rischiano di farci arrivare a tavola “morti dalla fame”.
Si può dimagrire assumendo la miscela di aminoacidi anche senza svolgere un particolare esercizio fisico ma, in questo caso, si perderebbero i vantaggi e l’efficienza che si guadagnerebbe allenando i propri muscoli.
Bisogna precisare che gli aminoacidi essenziali non dovrebbero mai essere consumati con alcuna bevanda zuccherata perché questa stimolerebbe la sintesi d’insulina e quest’ormone, regolando il metabolismo, impedirebbe che il tessuto adiposo “butti” fuori i grassi riducendone il loro consumo. Pensate perciò a quali e quanti disastri possono fare le persone che, per volontà di dimagrire, prima si sottopongono a un’intensa attività fisica in palestra e poi bevono bevande zuccherate…
Prospettive future
In tutte le malattie acute o croniche, che condurrebbero verso una fase catabolica muscolare, la supplementazione con miscele bilanciate di aminoacidi essenziali, si è dimostrata in grado di correggere la carenza aminoacidica relativa, “spingendo” il metabolismo corporeo, verso la fase anabolica, con chiari vantaggi per la salute del paziente sano (sportivo con catabolismo muscolare) e malato.
Le evidenze cliniche scientifiche fino ad oggi ottenute giustificano in modo incontrovertibile l’utilizzo di miscele bilanciate di aminoacidi essenziali, come importante valore aggiunto alla terapia farmacologica di molte patologie a evoluzione cronica.
Recenti evidenze puntano verso una forte relazione tra l’aumento della biogenesi mitocondriale e l’aumento della sopravvivenza degli eucarioti.
Dosaggi consigliati nelle diete:
Grazie alla notevole tollerabilità il dosaggio di questa miscela può variare in funzione del peso corporeo. Diamo di seguito alcuni esempi:
- Un individuo di 60 kg dovrebbe assumere 3 bustine al giorno così distribuite:
una busta mezz’ora prima della colazione o prima di andare a dormire, una busta un’ora prima del pranzo ed una busta un’ora prima della cena. - Un individuo di 70 kg dovrebbe assumere 5 buste al giorno:
una busta mezz’ora prima della colazione o prima di andare a dormire, 2 buste un’ora prima del pranzo e 2 buste un’ora prima della cena. - Un individuo di circa 80/90 kg dovrebbe assumerne 6 buste al giorno:
2 buste mezz’ora prima della colazione o prima di andare a dormire, 2 buste un’ora prima del pranzo e 2 buste un’ora prima della cena.