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deve essere considerato come una medicina che ha svariati effetti sulla salute di cui è difficile conoscere la posologia
Esattamente come per i farmaci. La salute è vivere in armonia con se stessi e con le proprie capacità fisiche che cambiano in funzione del tempo che dedichiamo all’attività fisicaquindi, in profondità
L’esercizio fisico deve essere considerato come una medicina che ha svariati effetti sulla salute di cui è difficile conoscere la posologia, gli effetti collaterali e le controindicazioni affinché abbia effetti positivi.
Gli atleti professionisti conoscono l’importanza che ha la nutrizione per ottenere il massimo nelle loro prestazioni. Loro sanno che un piano nutrizionale deve fornire quantità adeguate di aminoacidi per migliorare il tono muscolare adeguando l’intensità e la frequenza degli allenamenti. Quando un atleta arriva allo stremo delle proprie forze dà fondo alle riserve di glucosio per fare energia.
Se dovesse continuare a correre, attiverebbe il fegato a fare nuovo zucchero trasformando gli aminoacidi a sua disposizione. Tanto più lo sforzo sarà prolungato nel tempo, tanto maggiore sarà il consumo di aminoacidi.
Quindi, non solo occorre avere un muscolo efficiente ma anche un fegato capace di mantenere costante il glucosio che serve per far contrarre i muscoli e utilizzare al meglio l’ossigeno.Allenarsi intensamente a digiuno 1-3 volte alla settimana è un magnifico trucco per allenare il fegato a trasformare gli aminoacidi in glucosio e aumentare il patrimonio di enzimi che attivino questa via metabolica. Ma se gli aminoacidi sono carenti, ci mangiamo i muscoli per mantenere la glicemia.
Gli aminoacidi entrano nelle cellule per gradiente di concentrazione perciò, se le concentrazioni sono alte nel sangue, il muscolo ha molti aminoacidi a disposizione.
Più ci si allena più si consumano aminoacidi a scopo energetico, quindi maggiore è il fabbisogno onde evitare che l’atleta si mangi i muscoli!
È difficile perseguire una dieta equilibrata di carboidrati e lipidi e allo stesso tempo introdurre quantità sufficienti di aminoacidi con il consumo delle proteine alimentari. Le proteine alimentari contengono una piccola percentuale dei 5 aminoacidi essenziali che coprono il 75% del fabbisogno umano di azoto, percentuale che è quasi sempre inferiore al 16%, pertanto o l’atleta assume una enormità di calorie (e di azoto in eccesso …) o non coprirà mai i suoi fabbisogni di aminoacidi essenziali.
I picchi di concentrazione di aminoacidi controllano la sintesi delle proteine e quindi più assunzioni giornaliere sono vantaggiose per gli atleti. Con gli aminoacidi usati come supplemento questo è possibile, per la facilità di assunzione e per il bassissimo contenuto calorico intrinseco.
La supplementazione con miscele di aminoacidi essenziali, in rapporto fra di loro adatto alle necessità umane, può mantenere un environment biologico (un equilibrio nel sangue) adatto alle sintesi proteiche ed è basata sulla evidenza scientifica (Kraemer et al 2006).
Inoltre la contrazione muscolare protratta e ripetuta necessita di potassio, calcio e magnesio per allontanare il rischio di crampi, mentre lo zinco serve a mantenere integro il metabolismo del collagene e l’integrità di tendini e legamenti.
Chi vuole essere competitivo deve puntare sulla qualità e ogni processo produttivo deve garantire la massima qualità disponibile.