Il razionale

L’alterazione della tenuta delle valvole del sistema venoso origina un difficile ritorno di sangue venoso al cuore, quindi un ristagno sanguigno nelle vene più lunghe, quelle delle gambe, con conseguente aumento della pressione capillare, formazione di edema e scarsa ossigenazione dei tessuti vicini, ovvero quella che è chiamata insufficienza venosa cronica primaria.

I dati epidemiologici dicono che 30 donne su 100, circa il doppio degli uomini, soffrono di questo disturbo e che il rischio aumenta con l’avanzare dell’età, l’immobilità, la gravidanza, il sovrappeso, il fumo di sigaretta, la familiarità, la statura più alta e il consumo di farmaci anticoncezionali. Nei periodi estivi il problema si può accentuare e diventare sintomatico perché l’ambiente caldo-umido e l’esposizione al sole favoriscono la vasodilatazione e si compromette ulteriormente la tenuta idrostatica alle colonne di sangue delle valvole venose. In questo periodo, le persone più a rischio dovrebbero quindi prestare maggiore attenzione ai gonfiori sospetti o ai dolori alle gambe ed eventualmente prendere precauzioni dal punto di vista dietetico, anche per evitare patologie a carico di distretti venosi insufficienti particolari, come quello emorroidario.

Gli interventi più semplici e naturali per ridurre i sintomi dell’insufficienza venosa sono un’alimentazione sana, con un ridotto apporto di sale, e l’esercizio fisico. È consigliabile consumare più frutta e verdura introducendo una piccola quota di integratori a base di sali minerali, in particolare magnesio, calcio e potassio, per facilitare l’eliminazione renale di sodio. La frutta e gli ortaggi di colore rosso o blu-viola sono fonti abbastanza ricche di bioflavonoidi, sostanze capaci di ridurre la fragilità capillare e il gonfiore. L’assunzione di bioflavonoidi può essere sostenuta anche da integratori alimentari che li contengano, come gli estratti di piante officinali; ben noti a questo scopo sono la Centella asiatica e l’ippocastano. Secondo l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), un fitocomplesso composto da escina, cumarine e tannini (come quello contenuto nell’ippocastano) avrebbe azione anti-edemigena, anti-emorragica e anti-infiammatoria. È da sottolineare anche l’effetto positivo della diosmina, un flavonoide semisintetico, in grado di ridurre l’infiammazione e migliorare il drenaggio linfatico.

L’esercizio fisico, come la sana alimentazione, è un rimedio naturale che, facilitando l’effetto pompa peristaltica del muscolo, possono aiutare tantissimo chi soffre di insufficienza venosa. Per questo, fare almeno 30 minuti di passeggiata al giorno, magari durante le ore meno calde, è senz’altro una pratica consigliabile. Anche la corsa leggera, il nuoto e la bicicletta sono indicati in chi soffre di questa patologia perché l’allenamento tonifica i muscoli delle gambe migliorando il ritorno di sangue al cuore. Gli integratori di aminoacidi essenziali possono essere consigliati in quanto sono capaci di aumentare il metabolismo energetico, promuovere la sintesi delle proteine muscolari anche nella muscolatura liscia e potenziare l’efficienza venosa.

Il prodotto

Venidrax^® è un integratore unico per composizione dei complessi attivi, progettato specificamente per ridurre i sintomi dell’insufficienza venosa e tonificare la muscolatura dei vasi sanguigni.

Venidrax^® è un prodotto sicuro a base di tutti i principali bioflavonoidi (come diosmina, estratto secco di ippocastano e Centella asiatica, troxerutina, quercitina ed esperidina) e di una particolare miscela di aminoacidi, a prevalenza essenziali, che agiscono sinergicamente per stimolare la funzionalità del microcircolo.

Diversi studi clinici internazionali, esaminati in una review Cochrane, hanno dimostrato l’efficacia dei bioflavonoidi contenuti in Venidrax^® nel trattamento coadiuvante il controllo dei sintomi dell’insufficienza venosa. La presenza nella formula di una miscela di aminoacidi può contribuire a ottenere una maggiore efficacia di Venidrax^® rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, dal momento che gli aminoacidi essenziali svolgono un ruolo determinante nel promuovere il metabolismo energetico e la sintesi di proteine, e non solo quelle contrattili, nei muscoli scheletrici e delle tuniche muscolari dei vasi.